Progetto scuola e volontariato
Un interessante progetto ha coinvolto l’AVO da ottobre 2011 a maggio 2012.
Il progetto regionale promosso dal CESVOT, che negli ultimi anni ha coinvolto più di 20mila ragazzi, ha alla base degli indirizzi precisi: un giro di incontri con le Scuole Senesi dove promuovere l’attività di volontariato e far conoscere principi e finalità delle Associazioni che hanno aderito al progetto.
Il CESVOT regionale ha dato degli indirizzi precisi più qualitativi che quantitativi, per far partecipare i ragazzi alla vita civile della società , più qualità che non significa una riduzione degli incontri, ma fare degli incontri più incisivi anche con la creazione di esperienze concrete per i ragazzi, quali stage nelle Associazioni, fornendo n programma specifico per loro (tutoraggio giovani).
Il Cesvot ha chiesto alle Associazioni di volontariato di proporre dei progetti e di mandare i volontari nelle scuole. Il progetto si è rivolto agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori (3-4-5 classe).
Il progetto scuola e volontariato prevede attività sia didattiche che extra-didattiche
Attività didattiche:
1)  Incontri in classe di un’ora per presentare l’Associazione (aspetto divulgativo);
2)Â Â Â Incontri di approfondimento di due o tre ore su tematiche specifiche;
3)  Stage sia scolastici che extra-scolastici (i ragazzi degli ultimi anni hanno l’obbligo di fare uno stage che può essere fatto non solo in azienda, ma anche nelle Associazioni di volontariato) che danno crediti formativi;
4)   Gli studenti possono essere coinvolti in eventi ed iniziative come ad esempio l’organizzazione di feste di beneficenza a scuola .
Gli insegnanti coinvolti nel progetto sono fondamentalmente gli insegnanti di religione.
Impegno delle Associazioni a scuola è stato solo la mattina, anche di sabato.
Il 5 di dicembre Marisa, Manuela, Mavì ed io ci siamo riunite nella sede dell’AVO ed abbiamo individuato queste idee per il progetto:
-Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Â Banchino nelle scuole in cui potremmo far vedere il video della prima giornata nazionale AVO o il video dello spettacolo ai Rozzi.
-              Disposizione dei  depliants informativi sul banchino. Secondo le indicazioni della referente CESVOT i rappresentanti di classe sarebbero passati  in tutti gli stands, raccolto il materiale (noi dovremmo raccontare, non tanto la storia dell’AVO, quanto il “quotidiano” del servizio, le esperienze che potranno fare i ragazzi che decidono di approcciarsi all’AVO)e riferito poi in classe.
-Â Â Â Â Â Â Â Â 3 proposte di incontro nelle classi:
AVO-Pediatria e AVO–Campansi, in cui possiamo raccontare non solo cosa è per l’AVO il volontariato, ma anche portare esperienze dirette.
Personalmente ho partecipato a 4 incontri nella sede del CESVOT per stabilire e concordare le date per far visita alle classi.
Sono state coinvolte nel progetto le scuole: Liceo Classico, Liceo Scientifico e Bandini.
Tutto è iniziato con una grande manifestazione il 10 di febbraio presso il Liceo Classico Piccolomini definita “rosa dei temiâ€: ogni associazione ha avuto la possibilità di un banchino informativo per poter far conoscere la propria Associazione agli studenti di ogni classe, sia del liceo classico che del liceo della formazione.
L’incontro ha ottenuto un notevole consenso fra gli studenti, che hanno partecipato all’iniziativa.
Già da quel sabato abbiamo avuto un contatto: una ragazza interessata a svolgere attività di volontariato all’ospedale, reparto di pediatria.
Dovrebbe essere entrata a far parte dell’AVO giovani, sotto le cure di Rita Fazzini.
Dopo un momento di stallo, dovuto essenzialmente ad esigenze scolastiche sono iniziati gli incontri:
al Liceo Scientifico sono andate Estella Sandra e Valentina ;
al Liceo Classico dove siamo andati io, Niccolò, Camilla ed Anna;
all’Istituto Tecnico  Bandini dove siamo andati io, Niccolò, Valentina ed Anna .
La classe 1 C del Liceo classico ha richiesto un incontro di approfondimento con la nostra Associazione che si è tenuto il 30 maggio, dove siamo andati io, Niccolò e Valentina.
Le conclusioni che posso tirare a titolo personale riguardano il fatto che essendo stata una prima esperienza necessita sicuramente di un po’ di rodaggio: sapendo con un po’ più di anticipo il periodo in cui questa iniziativa viene svolta  sarà possibile trovare più volontari che si mettano a disposizione e che diano la possibilità di approfondire più aspetti della nostra associazione e del tipo di attività che svolgiamo.
Indubbiamente in tutte le classi abbiamo trovato un’eterogeneità di comportamenti: dal più smaccato menefreghismo e disinteresse, ad una tiepida cortesia fino all’interesse evidente.
Ma va bene così: aver lasciato un’idea di cosa significhi solidarietà e volontariato per noi AVO anche se  in pochi studenti è già un passo importante.